Dalle notizie di oggi: una donna viennese è stata arrestata per non aver pagato multe per divieto di sosta per un totale di 25.000 € ed aver ignorato oltre 700 solleciti in due anni.
Lasciate che la notizia vi permei, e vediamo se avete capito qual è la perseveranza del titolo.
No, non parlavo della donna. Lei ha semplicemente cominciato come "furba", poi si è trovata un debito tale che non le ha lasciato altra scelta che andare avanti a scappare. Perchè abbia anche continuato a parcheggiare dove non si può, immagino non lo sapremo mai. Forse è una pervertita. Una divietodisostofila.
Quel che è quantomeno sconcertante è che la polizia abbia spedito 700 comunicazioni tra contravvenzioni e solleciti prima di decidersi ad andarla a prendere. Che abbia lasciato che il ruolo arrivasse a 25.000 euro prima di mettere da parte i francobolli e tirar fuori le manette. Mi immagino l'agente incaricato di inserire i verbali nel sistema per spedire le multe, solo nel suo cubicolo in mezzo a montagne di contravvenzioni che con sguardo iniettato di sangue e capelli scompigliati mormora: "Ok, questa è la seicentotrentasettesima volta che le scriviamo, ma sarà diverso, funzionerà, me lo sento!"
"Capo, sa quella tizia che non paga mai le multe, ci deve ventimila euro, andiamo a blindarla?
"Mannò, non ne vale la pena, aspettiamo."
E il bello è che anche i poliziotti erano stupefatti:
Of course we have had people ignore three, four, five or even 10 reminders, but 700... that is unheard of.
E quindi a 700 sei stupito, ma da 11 a 699 che hai fatto, dormivi?
L'agenzia di stampa riporta che la parcheggiatrice folle (o perlomeno sconsiderata) è stata condannata a 500 giorni di carcere... Ma che dato che la legge austriaca prevede per questo reato una detenzione di massimo 42 giorni, li farà in diverse tranches. Altra pausa per fare entrare il ridicolo nelle nostre vite. Per una condanna ad un anno e mezzo questa donna entrerà ed uscirà dal carcere 12 volte? Praticamente potrà pianificarci la vita attorno. Dovendo prendere un appuntamento dal dentista potrà dire con la massima nonchalance:
"No, guardi, il 23 marzo non posso che sono in carcere. Ho un buco dopo il 5 aprile, ma prima del 20, che poi mi risbattono dentro."
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